lunedì 30 marzo 2020

I MATERIALI D'INTRECCIO: LA CANNA PALUSTRE

Materiali Vegetali. Canne?? No tranquilli, non quelle che si rullano o si fumano, nessuna sostanza stupefacente, nessun principio attivo che "sballa". 

La canna palustre (Phragmites communis) è una pianta che cresce spontaneamente nelle aree paludose, lungo le rive dei fiumi e dei canali, ai margini dei laghi. 

Si tratta di una tra le più grandi graminacee nostrane che si sviluppa mediante la formazione periodica di getti da un rizoma nodoso sommerso. I getti si trasformano in fusti particolarmente flessibili che possono raggiungere l’altezza di 4 m, con foglie lanceolate e appuntite.

L’infiorescenza ha morfologia a pannocchia lunga.
La canna palustre è un materiale che ha buone capacità termoisolanti, è traspirante, favorisce la diffusione del vapore e svolge funzione di equilibrio igroscopico. Si tratta di un materiale resistente all’attacco dei roditori, alle muffe e alla putrescenza.

Poiché contiene alte percentuali di acido silicico (Si(OH)4) con funzione ignifuga, la resistenza al è sufficiente e probabilmente superiore alla classe di infiammabilità assegnata. Non contenendo sostanze tossiche in caso di incendio non risulta dannosa alla salute e all’ambiente.
Grazie alla sua flessibilità e robustezza viene lavorata e intrecciata per fare le pareti di un cesto o i rivestimenti di bottiglie

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