mercoledì 10 giugno 2020

Dettagli su CESTO CESTINO in vimini e canne CM 10 X 14 rotondo centrotavola fatto a mano

 
 
 
Piccolo cesto fatto a mano intrecciando olivastro e canna di  cm 10 x 14 senza manici, modello siculo, centrotavola, arredamento cucina/ giardino
Il manufatto è stato intrecciato con verghe di olivo selvatico naturale e intrecciato a mano

L'irregolarità dell'oggetto è caratteristica propria del materiale naturale e non di un difetto proprio dell'intreccio. N.B. Le misure sono variare di poco a causa della perdita di volume del materiale naturale

La materia prima è frutto di una rigida ricerca, selezione, pulitura e lavorazione delle verghe di olivastro selvatico, reso flessibile da un'opportuna asciugatura ed essiccazione del materiale. Dopo la realizzazione il manufatto si presenta rigido, resistente e Indeformabile.

Prodotto artigianale unico ed originale realizzato utilizzando le antiche tecniche di intreccio siciliano.

Tutti gli articoli presenti sono disponibili nel nostro laboratorio di lavoro a Termini Imerese, in provincia di Palermo. 

Informazioni, dubbi o chiarimenti. Visita nostra pagina "SalixArt - Laboratorio Creativo" di Facebook. Siamo a vostra disposizione per qualsiasi richiesta, non esitate a contattarci all’ email: giuseppefranze@libero.it

domenica 17 maggio 2020

CESTO CESTINO SICILIANO AD ARCHI IN VIMINI RUSTICO CM 10 X 10.50 SENZA MANICO

 
 
CESTO CESTINO SICILIANO AD ARCHI  IN VIMINI RUSTICO CM 10 X 10.50 SENZA MANICO
 
Il manufatto è stato intrecciato con verghe di olivo selvatico naturale e intrecciato a mano

La materia prima è frutto di una rigida ricerca, selezione, pulitura e lavorazione delle verghe di olivastro selvatico, reso flessibile da un'opportuna asciugatura ed essiccazione del materiale. 

Dopo la realizzazione il manufatto si presenta rigido, resistente e Indeformabile.

Prodotto artigianale unico ed originale realizzato utilizzando le antiche tecniche di intreccio siciliano.
Tutti gli articoli presenti sono disponibili nel nostro laboratorio di lavoro a Termini Imerese, in provincia di Palermo. 

E' possibile acquistare l'oggetto contattandoci all' email giuseppefranze@libero.it o tramite il sito di Ebay


sabato 9 maggio 2020

domenica 19 aprile 2020

Intreccio ad archi

L'intreccio è un abbraccio d'amore in sintonia tra la mano del cestaio e il materiale naturale

venerdì 17 aprile 2020

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I nostri lavori hanno un "cuore"


Ogni manufatto è un laborioso intreccio di fili e verghe vegetali che innestate appositamente secondo uno schema e una trama, dà vita a un articolo. Varie forme, vari oggetti funzionali di designer e arredamento, rustici o shabby: armonie di forme e texture racchiudono nelle loro trame il "cuore" dell'artigianato, quello vero fatto di passione e tanta pazienza

martedì 14 aprile 2020

Panaru Sicilianu

Tipico panaru sicilianu in canne palustri e olivastro, per frutta o raccolta per casa o in campagna. Interamente fatto a mano, molto resistente e robusto.
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MATERIALE PER L'INTRECCIO IN ARRIVO

In arrivo rifornimento carico di olivo selvatico per una nuova esperienza di intreccio


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sabato 11 aprile 2020

PICCOLI LAVORETTI PASQUALI

Si chiama "Olivastro neonato", ma non si mangia e non ha niente a che fare con i piccoli pesciolini tanto gustosi che si fanno a frittatina. 



Si tratta della più piccola parte di olivo selvatico che cresce sotto gli alberi di ulivo. 

Sono dei rametti piuttosto sottili, flessibili e molto resistenti ed è possibile intrecciare riducendo le dimensioni dei manufatti, in proporzioni molto piccoli. 

Lavoretti che con molti materiali vegetali non è possibile creare. In fondo si sà, il mondo "neonatale" è sempre tutto da scoprire...

giovedì 9 aprile 2020

LA TRADIZIONE DEI SEPOLCRI: I LAUREDDI




I "Laureddi" sono frutto di granaglie o legumi germinati al buio che assumono la caratteristica colorazione bianca. 

Un tempo erano piantati ed offerti soprattutto dai coltivatori di grano per ottenere un buon raccolto. 

U laureddu infatti era una sorta di "piantina magica" e il suo germogliare bene una sorta di rituale propiziatorio.

L'offerta poi che se ne faceva alla Chiesa rappresentava l'affidamento dei campi, simbolicamente rappresentati dal laureddu, alla protezione di Dio.

mercoledì 8 aprile 2020

UN PO' DI BOTANICA: IL SALICE

Un pò di bonica. Il salice: l'oro dei cestai.

In lingua celtica il nome Sal-lis significa "vicino all'acqua" a conferma del fatto che i salici crescono bene in luoghi freschi, dal terreno ben intriso di acqua come le rive dei laghi, dei fiumi, o in prossimità di zone paludose. Esistono oltre 300 specie e non tutte sono adatte all'intreccio.

Ma non è solo una pianta per fare cesti e panieri. E' soprattutto un farmaco.

La corteccia dei rami del salice, di 2-3 anni, contiene glicosidi fenolici (salicina, populina, alcol salicilico); aldeidi; acidi aromatici; flavonoidi (isoquercetina); e tannini. La salicina, costituisce il principio attivo più interessante della pianta per le sue proprietà analgesiche, antipiretiche ed antireumatiche.

Per queste azioni il salice è utilizzato come integratore naturale alimentare antinfiammatorio, antinevralgico, antifebbrile, utile in caso di reumatismi; dolori articolari e muscolari, mal di schiena; nevralgie; ottima contro il mal di testa; febbre; malattie da raffreddamento.

Come per la spirea, il fitocomplesso contenuto nella corteccia del salice bianco ha un'azione notevolmente meno irritante per la mucosa gastrica, rispetto a quella dell'acido acetilsalicilico (componente di un noto farmaco); inoltre, l'azione vasoprotettiva dei flavonoidi ne esalta l'azione antinfiammatoria.

Per uso esterno, l'acido salicilico è usato in creme e lozioni, per il trattamento di molte patologie dermatologiche: acne, forfora, psoriasi, dermatiti seborroiche, duroni, calli e verruche comuni, perché svolge un’azione cheratolitica, nelle affezioni in cui lo strato corneo dell’epidermide produce cheratina in eccesso.
La pagina "SalixArt" a due settimane e mezzo dalla sua creazione ha raggiunto il traguardo dei 100 "Mi piace" e gli oltre 150 accessi. Ringrazio quanti sostengono e visitano questo spazio, frutto di una passione e della mia personale riscoperta in occasione di questo periodo di #restareacasa e di quarantena. Grazie di cuore
 
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martedì 7 aprile 2020

"Buttigghia" o "Buttigghiuni m' pagghiuatu". Letteralmente bottiglia impagliata, si definisce un recipiente di vetro rivestito di canna, olivastro, paglia o salice, intrecciato a mano 

Perchè intrecciare una bottiglia? La copertura con materie vegetali è nata per facilitare il trasporto e preservarne il contenuto del liquido, sia che si tratti di vino, liquore, olio (anticamente si pensava che rompere una bottiglia di olio era presagio di cose brutte) o quant'altro. 

In genere il rivestimento è lavorato sulla bottiglia stessa al fine di "incastrarla" e adattarla alla superficie, senza possibilità di estrarla, ma col tempo si è cercato (soprattutto per le bottiglie che contengono l'olio) una soluzione di intreccio aperto e non chiuso, per estrarre il tutto per poterla pulire.

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sabato 4 aprile 2020

L'arte di intrecciare palme


Le celebrazioni, i riti, le liturgie della settimana santa sono espressione del notevole patrimonio tradizionale e della profonda religiosità cristiana. Un tempo, la settimana che precedeva la Domenica delle Palme, le abili mani di chi intrecciava le palme elaboravano dei piccoli capolavori, rifacendosi ai vecchi modelli e ad antiche tecniche. 

Gli intrecci venivano affidati alla maestrìa di pochissimi esperti e il ramo più lungo e biondo era destinato al celebrante che lo usava per le cerimonie della Domenica delle Palme, a ricordare il festoso ingresso di Gesù a Gerusalemme. Le diverse tecniche di intreccio,  l’estro di ogni intrecciatore creava un’opera d’arte che aveva il marchio dell’originalità e che veniva identificata con il suo autore. 

Ogni gesto era una cerimonia e ogni singolo intreccio aveva un alto valore simbolico e sacro. Era come adornare una sposa e le donne con mitezza e con candore, munite di forbicette, adattavano la loro palma, se la poggiano in grembo e, seguendo precisi schemi compositivi, con le loro mani esperte e le loro dita leste e vivaci, intrecciano le lacinie e ottenendo un’opera  unica e diversa dalle altre.

Una passione, un genere, un talento popolare, antiche tradizioni e maestrìe di un tempo: l’arte di intrecciare palme

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mercoledì 1 aprile 2020

Primi intrecci e prime uscite. Maggio 2015


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#tramandiamobellezza
Sua maestà "U panaru". In un mondo dove la tecnologia fa da padrona, tra tablet, pc, Iphone, bluetooth, Wifi, Internet superveloce e tante altre diavolerie che fanno parte ormai della nostra vita, il cesto rimane ancora un manufatto indispensabile e funzionale finalizzato a contenere, raccogliere e trasportare.

L'importanza del "canestro" (gli inglesi lo chiamano "basket" per l'appunto) è talmente rilevante da catturare l'attenzione dei cinesi che ne cercano di copiare (senza riuscirci) trame e consistenza, cercando di scrutare gli intrecci più o meno complessi di questo antico manufatto.
 
Lo studio di un cesto affascina: si parte da verghe di un materiale naturale che intrecciato opportunamente crea una "struttura auto - portante" molto robusta e duratura nel tempo.
 
Dalla terra parte e dalla terra ritorna. Finito il ciclo del panaru, si ritorna alla terra per diventare materiale organico naturale

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lunedì 30 marzo 2020

I MATERIALI D'INTRECCIO: LA CANNA PALUSTRE

Materiali Vegetali. Canne?? No tranquilli, non quelle che si rullano o si fumano, nessuna sostanza stupefacente, nessun principio attivo che "sballa". 

La canna palustre (Phragmites communis) è una pianta che cresce spontaneamente nelle aree paludose, lungo le rive dei fiumi e dei canali, ai margini dei laghi. 

Si tratta di una tra le più grandi graminacee nostrane che si sviluppa mediante la formazione periodica di getti da un rizoma nodoso sommerso. I getti si trasformano in fusti particolarmente flessibili che possono raggiungere l’altezza di 4 m, con foglie lanceolate e appuntite.

L’infiorescenza ha morfologia a pannocchia lunga.
La canna palustre è un materiale che ha buone capacità termoisolanti, è traspirante, favorisce la diffusione del vapore e svolge funzione di equilibrio igroscopico. Si tratta di un materiale resistente all’attacco dei roditori, alle muffe e alla putrescenza.

Poiché contiene alte percentuali di acido silicico (Si(OH)4) con funzione ignifuga, la resistenza al è sufficiente e probabilmente superiore alla classe di infiammabilità assegnata. Non contenendo sostanze tossiche in caso di incendio non risulta dannosa alla salute e all’ambiente.
Grazie alla sua flessibilità e robustezza viene lavorata e intrecciata per fare le pareti di un cesto o i rivestimenti di bottiglie

sabato 28 marzo 2020

La nuova pagina di SalixArt - Laboratorio Creativo

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U Panaru Sicilianu (Cesto siciliano)


U panaru è un cesto tipico siciliano fatto di materiale vegetale, quale per esempio vimini, olivo selvatico, canne palustri, cotogno, castagno, olmo ecc... 

Vengono realizzate in varie dimensioni e servono per contenere o per raccolta in campagna 

#salixart     #laboratoriocreativo   #tramandiamobellezza

venerdì 27 marzo 2020

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Due nuovi hashtag per iniziare

Abbiamo scelto due hashtag per i quali identificheremo la nostra pagina, i nostri lavori, le nostre idee, il nostro laboratorio creativo:

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#tramandiamobellezza

Innanzitutto mi presento...


Sono Giuseppe Franze’, ho 37 anni e vivo a Termini Imerese, una città della provincia di Palermo(Sicilia). Sono un appassionato di cesteria, intreccio e il 18 settembre 2013 ho fondato il marchio hobbistico “Cesthobby”. 

Nel tempo libero realizzo cesti, panieri, manufatti e oggetti intrecciati di vario tipo utilizzando materiali vegetali alcuni delle quali olivo selvatico, salice, olmo, castano, melograno e tutto ciò si appresta all’intreccio e la tessitura. 

Ho partecipato a diverse fiere, mercatini dell’artigianato, eventi e incontri, promuovendo l’antica arte della cesteria nelle sue varie forme e sfumature funzionali. I lavori sono frutto di un accurato raccolta, selezione, pulitura, lavorazione e intreccio delle verghe reperite in natura.

giovedì 26 marzo 2020

SalixArt - Uno spazio tutto nostro sulla cesteria e l'intreccio


Benvenuti nel mio nuovo spazio “SalixArt - Laboratorio Creativo". Nuovo, perché la pagina “Cesthobby” sarà sempre disponibile ed è possibile continuare a seguirla, ma non sarà più gestita dal sottoscritto. Dal 18 settembre 2013 il marchio hobbistico “Cestobby” è riuscito a coniugare la passione per l’intreccio dei materiali vegetali con la creazione di oggettistica, cesti e panieri, finalizzato a soddisfare le varie esigenze funzionali di chi si è rivolto a noi. Abbiamo girato le varie piazze della provincia di Palermo e portato i nostri lavori in mezzo alla gente e in diversi paesi. Grazie a questo progetto si è cercato di far riscoprire la bellezza di questa antica arte a chi a suo tempo l’ha conosciuto, e fatto conoscere a chi come noi non l’ha mai praticato. Purtroppo però, ultimamente si è deciso di mollare perché è venuto meno il senso profondo per cui il progetto “Cesthobby” è stato fondato, progetto che prevedeva lo studio, la riscoperta, la promozione, il vivere in prima persona l’esperienza delle tecniche manuali d’intreccio, sperimentare e custodire la storie, le tradizioni, le varie trame della tessitura. Poiché qualcuno si è “fossilizzato” su idee personali di produzione e tecniche distruttive e per niente evolutive, venendo meno i pilastri su cui la “Cesthobby” è stata ideata, si è deciso di mollare definitivamente tale progetto. Da questa “insofferenza” e dalla quarantena causata dalla situazione di emergenza in cui ci troviamo, nasce l’alternativa in una nuova realtà creativa. La “SalixArt”